Da Roma, impegnato nell’Assemblea generale della Cei, il suo pensiero va, “con cuore di padre”, ai genitori della bambina gravemente ferita, condividendo la loro apprensione. «Chiedo a tutta la nostra comunità diocesana di unirsi alla preghiera del vescovo, affinché la Vergine dell’Arco – tanto cara alla devozione del popolo anastasiano – interceda per una rapida guarigione di tutti gli innocenti che sono stati coinvolti in questa brutale e incomprensibile aggressione. Ancora una volta… un colpo di efferata violenza macchia il volto dell’amata comunità di Sant’Anastasia, chiamata ora a trasformare questa ferita in occasione di riscatto sociale e rinnovato impegno contro ogni forma di criminalità».
Un appello viene rivolto a tutta la società civile: «Ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, si senta responsabile nel fare luce su questa tristissima vicenda e fornisca quanto sarà utile alle forze dell’ordine per ristabilire la giustizia e la buona fama dell’intera popolazione; nessuno ceda alla tentazione dell’omertà e della paura. Tutti adoperiamoci per costruire una società dove le famiglie possano trovare sicurezza e i giovani crescere nel ripudio della violenza e dell’atteggiamento camorristico… Nel cantiere di un mondo migliore si lavora insieme».