Papa Francesco in una Piazza San Pietro completamente vuota ha emozionato il mondo pregando per la fine della pandemia. Un evento vissuto ieri, venerdì 27 marzo, che non ha precedenti nella storia.
Da giorni il pontefice ha invitato a non lasciare soli i più bisognosi e ieri ha ribadito la necessità di attivare nuove forme di solidarietà. E a Fuorigrotta parte il “Carrello sospeso”. Il punto vendita Decò in Via Consalvo, 93/b, dei Fratelli Vaccaro, si è reso disponibile a sostenere l’iniziativa insieme alle parrocchie del territorio, San Vitale, Buon Pastore e Santa Maria Immacolata, guidate dai parroci don Fabio De Luca, don Pasquale Di Giglio e don Alessandro Scotto.
Andando a fare la spesa, chiunque può lasciare alle casse generi alimentari destinati ai bisognosi (olio extra vergine d’oliva, pasta mista, ditalini, ditali, carne in scatola, tonno in scatola, carne tritata di pollo e tacchino, fuselli di pollo, panini, legumi secchi, passate e altro). Il supermercato consegnerà alla Casa Sacri Cuori quanto viene donato, in modo da realizzare buste della spesa da smistare alle famiglie e ai più indigenti che sono aiutati dalle tre caritas parrocchiali. L’impossibilità ad uscire da casa e la sospensione di tante attività lavorative rischiano di far esplodere un sistema sociale già assolutamente precario e critico. Occorre urgentemente raccogliere quanto necessario per coloro che si troveranno in poco tempo senza generi di prima necessità.
L’iniziativa interparrocchiale (per info: Antonio Mallardo – cell. 335768290) vede come media partner la nostra testata Segni dei tempi e riprende l’esperienza della “spesa sospesa” avviata a Soccavo dalla parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo, guidata da don Enzo Cimarelli, ispirandosi alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”.
«Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami – ha ricordato il Papa ieri –, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato…
È il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è.
E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita».
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