Una stella nel cielo di Pozzuoli. Libro di Paolo Lubrano omaggia la Loren nel 70° anniversario della carriera





Ci sarà qualche donna che anche per un solo istante non abbia desiderato di somigliarle o non abbia imitato un suo gesto? Sì, stiamo parlando di lei, di Sofia, perché quando si pronuncia questo nome non può essere che lei. La Loren festeggia in questo mese di dicembre l’ambizioso e ambìto traguardo dei settant’anni di carriera. E non avrebbe potuto ricevere migliore omaggio se non dalla sua Pozzuoli. Per la città lo fa Paolo Lubrano, event maker e ideatore del Premio Civitas giunto ormai oltre le dieci edizioni. Ed è proprio a lui che Pozzuoli deve recentemente l’aver oltrepassato i confini nazionali, proponendosi come luogo unico al mondo per le sue caratteristiche geografiche e storiche.

Terra di miti da cui nasce un mito, Sofia Scicolone, in un’epoca difficile che vedeva una Pozzuoli povera e degradata. Ma in questo scenario la sua bellezza l’impone in maniera ancora più prepotente. Sofia la si è conosciuta anche attraverso i racconti di una sua omonima che occupava un piccolo alloggio poco distante dalla casa della Loren. Si trattava di una sarta con un fisico longilineo e fiero nella quale sempre si pensava di trovare qualcosa che le si raccordasse e che incarnasse l’essenza di Pozzuoli. Longilinea e “secca secca” per l’epoca era pure la nostra diva, tanto da farle conquistare il soprannome di “stecchino”. Spesso presa in giro per questo motivo, era costretta a subire il tormento di Nanninella ‘a “serengara” (al secolo Anna Resistente Isabettini) con le sue iniezioni ricostituenti, molto di moda allora. Sofia prosegue la sua strada, seria e studiosa alle magistrali, ma la rosa preziosa sta per sbocciare in tutta la sua bellezza. È il periodo in cui nasce un legame strettissimo con una sua coetanea, Rosetta D’Isanto, destinato a consolidarsi negli anni. Grazie ai sogni mancati della mamma Romilda, parteciperà a vari concorsi di bellezza con il sogno del cinema nel cassetto. Nonostante le resistenze della famiglia, madre e figlia partiranno per Roma dove affronteranno ristrettezze e disillusioni, ma la storia avrà il sopravvento, non si sfugge al proprio destino.

L’arrivo è deludente. Ospiti di parenti, sono trattate con grande sufficienza, ma l’intraprendenza di Romilda le porta a Cinecittà dove si spaccia per controfigura della protagonista, riuscendo così a penetrare un fortino. Sono anni duri ma la dignità e la forza di volontà di queste due donne supera ogni ostacolo fino all’incontro di Sofia con Carlo Ponti che diventerà il produttore e poi l’uomo della sua vita dopo una lunga battaglia legale, perché come dice lei «si può volere bene a tante persone, ma l’amore, ninné, è n’ata cosa!». C’è un film nella carriera di Sofia-Sophia che la notte del 21 aprile 1962 le fa conquistare l’Oscar come migliore attrice protagonista: “La ciociara”. Sofia non è gradita ad Anna Magnani, destinata originariamente al ruolo di protagonista, ma lei non reagisce, dimostrando una compostezza che aveva già trovato modo di esprimere con Gina Lollobrigida. Alla fine, sarà lei la protagonista. Difficile ricordare altri film capaci di trasmettere tutto il dolore e la devastazione della violenza su una donna e la sua creatura. Ma piace anche ricordarla nell’omaggio di Lina Wertmuller in “Sabato domenica e lunedì” in cui incarna perfettamente la Grande Madre che le viscere ribollenti di Pozzuoli restituiscono alla Terra. E perché lei questo cordone ombelicale non lo ha mai spezzato. Da una antica ma piccola città di provincia alla fama mondiale. Tuttavia, proprio da quella città lei ha appreso valori fortissimi come quello della famiglia e delle tradizioni.

“Portandomi dietro questa magia” non è solo la celebrazione di una carriera fulgida e per molti versi unica, ma un vero e proprio atto d’amore. Ripercorrere i momenti salienti della vita di Sophia dà il via ad un viaggio pittoresco alla scoperta di una donna che non ha mai perso la sua semplicità pur essendo entrata nella storia del cinema e del costume.

Teresa Stellato





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